In Umbria seguendo un itinerario che ci porta alla scoperta di paesaggi e luoghi dove l’acqua è protagonista. Una selezione di fonti, sorgenti termali, giardini e suggestive piscine naturali.
Vi avevo già portato tempo fa a scoprire alcuni dei più bei giardini italiani del centro Italia. Questa volta voglio invece rivelarvi un altro piccolo ma suggestivo tour che vi condurrà ancora in Umbria alla scoperta di alcuni incantevoli luoghi in cui l’elemento acqua, unito alla bellezza del patrimonio naturalistico e paesaggistico di questa regione, è predominante.
Pronti? Iniziamo il nostro bellissimo itinerario d’acqua!
Parrano e la sua acqua termale
Il piccolo borgo di Parrano, in provincia di Terni, è spesso sconosciuto ai più, attratti inesorabilmente dalle più note e promosse mete che caratterizzano l’Umbria. Vale però davvero la pena di fare sosta in questo gioiello naturalistico che si caratterizza per le sue acque termali votate alle cure idropininiche.
Equidistante tra Todi e Chiusi, questo delizioso borgo del benessere beneficia di uno scenario paesaggistico quasi incontaminato che si affaccia su tutta la valle del Chiani fino a Città della Pieve e le cui sorgenti di acqua termale lo rendono assolutamente unico e genuino. Le qualità terapeutiche delle acque sono conosciute sin dall’antichità, sia per la diminuzione di disturbi digestivi che per la cura di disfunzioni epatiche
Vicino al borgo troverete il parco termale “Bagno del Diavolo”. Inoltre la zona si contraddistingue per la forra delle “Tane del Diavolo”, un complesso di grotte di origine carsica. Se vi trovate quindi da queste parti Metips consiglia di soggiornare presso l’Eremito, splendido complesso ricettivo dove resirare silenzio e misticismo lontano dal caos delle grandi città.
STIFONE
Rimanendo ancora nell’area occidentale dell’Umbria vi segnalo un altro bellissimo paesaggio d’acqua, ovvero Stifone e le Mole di Narni. Due pietre miliari di questa regione che continuano a vivere in simbiosi con le acque del loro fiume ovvero il fiume Nera. Stifone è una frazione di Narni, nella provincia di Terni, ubicata sulla riva sinistra del fiume Nera e posto sui rupi rocciosi che fanno da base al preminente castello di Taizzano.
L’elemento storico di Stifone deriva essenzialmente dalle sue origini romane e il ruolo di cantiere navale che durante questo periodo quest’area ricopriva – sorto probabilmente durante la prima guerra punica. Nei pressi di quello che fu il porto, i resti di una vasca a uso termale datati al II secolo d.C. e un mosaico a tessere risalente all’età imperiale.
L’origine del borgo, sorto in epoca rinascimentale che fu edificato per esigenze di natura prevalentemente contadina è sempre rimasto legato alla forte presenza di acqua, sia per il fiume sia per le sorgenti della zona, con un’ampia concentrazione di mulini, tra cui la più famosa Mola Alberti. Anche recentemente l’acqua ha ricoperto un fattore predominante: proprio sulle cascate di acqua sorgiva di Stifone nel 1892 vennero messe in funzione due delle prime centrali idroelettriche d’Italia, che servirono tra l’altro a dare luce a Narni.
LE MOLE DI NARNI
Sempre nei pressi di Narni e Stifone, troviamo uno dei luoghi più suggestivi e non ancora molto conosciuti: le Mole di Narni, un meraviglioso bacino d’acqua in prossimità delle Gole del fiume Nera, non lontano dal ponte di Augusto. Una scenografia naturalistica quasi primordiale quella delle Mole il cui specchio d’acqua verde smeraldo e turchese è tutto intorno circondato da una florida vegetazione, che vi faranno catapultare in una dimensione onirica e immaginaria.
A tal riguardo non si può non menzionare il ciclo di romanzi le “Cronache di Narnia” il cui “lago dalle acque argentee” del quale scrive Clive Stapies Lewis sarebbe stato ispirato a quello delle “Mole”, che l’autore ebbe modo di visitare durante il suo viaggio in Umbria.
Tips: Le “Mole” sono state dotate di un solarium in legno, e in zona è stato inaugurato il percorso pedonale delle Gole del Nera, che costeggia il fiume da cui prende il nome ed arriva fino a Nera Montoro, passando per l’antico porto romano di Sifone, l’abbazia di San Cassiano e le sorgenti di Lecinetto. Un vero e proprio eden per chi fa trekking ma anche per gli amanti del cliclismo e mountain bike e per chi va a cavallo.
Il Giardino delle Fonti del Clitunno
Se c’è un angolo di eden in cui acqua, poesia e bellezza si fondono, beh questo è rappresentato dallE Fonti del Clitunno e dal suo meraviglioso giardino. Ai piedi del borgo umbro di Campello sul Clitunno, a ridosso del meraviglio sito unesco del Tempietto longobardo, si trova la sorgente del fiume Clitunno e il derivante laghetto di acque trasparenti e riflessi smeraldo. Un giardino d’acqua che è stato a lungo fonte di ispirazione per la poesia di grandissimi autori: Properzio, Plinio, Virgilio, Byron e Carducci.
Lo specchio d’acqua, dai colori intensi e cangianti, è ricco di numerose specie vegetali (fanerogame, coda di cavallo, muschio, nasturzio acquatico…) che creano un aspetto lussureggiante e di rara suggestione; una fitta vegetazione, in particolare salici piangenti e pioppi, circonda le rive.
Un luogo incantato ammirato anche in epoche più recenti da Gorge Byron e Carducci, che ad esse dedicò “Ode alle Fonti del Clitumno”. Una pietra votiva marmorea, scolpito a bassorilievo e con un’epigrafe di Ugo Ojetti, ne ricorda la visita, avvenuta nel 1910. Nel laghetto contornato da pioppi e salici alcuni bellissimi cigni a delinearne la bellezza soave e smisurata di questo luogo così onirico.
Tips. Se siete da queste parti e volete un soggiorno a misura di bellezza vi consiglio di sostare all’Albornoz Palace Hotel, un boutique hotel con una magnifica galleria d’arte contemporanea al suo interno.
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